“Ci sono film che non si vedono su di uno schermo. Ci sono scene che sei obbligato a vivere e sulle quali non puoi chiudere gli occhi. Che ti porti dentro e che riaffiorano nei momenti di quiete, oppure, portate da una scintilla casuale. Ogni vita per miserevole che sia è l'unico vero film del quale saremo mai attori e registi. Nel quale non sempre riusciremo a decidere ruoli e finali ma che porteremo sempre con noi, impresso nella memoria più profonda, unica ed esclusiva. Nessuno potrà interpretarci né leggerci bene quanto potremo fare noi stessi che siamo i soli ad avere la visione più ampia e totale delle cose. Il nostro pianto, il nostro dolore, rimangono incisi più a fondo di qualunque altra gioia perché è solo da questi che può nascere la forza di reagire. La nostra carezza più intima sarà il ripercorrere questi fatti scandalosi o tragici con la tenerezza di chi segue fatti destinati ad essere, con la sola certezza che siano inevitabili. Essere per continuare ad essere.”

martedì 24 giugno 2014

Maleficent

di Robert Stromberg
USA, 2014

La vera storia de “La bella addormentata nel bosco” vissuta dal punto di vista della strega Malefica. Una nuova prospettiva e soprattutto nuove conclusioni e retroscena. I buoni non sono poi così bravi e i cattivi, in fondo, hanno un cuore più tenero del previsto.
La Walt Disney mette a segno un nuovo record di incassi con questa favola epica densa di creature fatate, re potenti e principesse in pericolo. La brughiera misteriosa ospita la più potente delle fate, Malefica che delusa e tradita dall’amore si trasforma in una strega malvagia finchè…
Ancora una volta una riedizione in chiave moderna di un classico per le famiglie non tanto gotico ma abbastanza, da rivolgersi ad un target dai pre-adolescenti in poi. La computer grafica fa miracoli ancora una volta regalando una fotografia da vera favola e riuscendo a trascinare lo spettatore sulle ali della fantasia e non solo. La versione 3D promette brividi ma soprattutto vertigini. Le immagini botticelliane degli abitanti del bosco tripudiano nei controluce di Maleficent oltre le nuvole, ma la sincera verità è che il film brilla della stella di Angelina Jolie, bellissima e altera nonostante i tratti deformati. Il suo personaggio fiero ed elegante, giustifica la ferocia che la trasfigura poichè tradita nel sentimento più dolce e profondo. La sua vendetta che esplode nella scena del maleficio alla principessa, vale tutto il film per perfezione espressiva ed esattezza di tempi scenici; purtroppo dura troppo poco e il film si sbrodola in lungaggini ed immelensimento della stessa Malefica che diventa oltremodo buona. Troppo.
La dark side di ogni spettatore non è appagata da quest’inversione di tendenza e la delusione c’è; cosi come non convince Elle Fanning come Principessa Aurora, al limite dell’ebetismo. Ancora peggio gli altri interpreti dalle fatine troppo ridicole al principe Filippo che così imbranato non se lo ricordava nessuno.
Bella la figura del re Stefano, devastato dall’arrivismo e dall’ambizione.
I costumi in pelle di serpente, latex e quant’altro meritano una menzione, così come le favolose ali della strega che vivono di vita propria. Piccole chicche che ricordano però altre cattive doc quali Catwoman e gli X-Men, ad esempio. Le ispirazioni ad altri fantasy ci sono e molte: dalle citazioni di Fantasia ai Barbalberi del Signore degli Anelli, l’elenco è lungo.
Per quanto concerne il messaggio disincantato dove “non si vive più felici e contenti” con la famiglia e per il quale “l’amore vero non esiste”, potremmo sollevare qualche dubbio perché se è giusto non indorare la pillola alle generazioni future è anche giusto lasciargli almeno qualche speranza.
Maleficent è una rappresentazione teatrale con qualche ombra ed alcune luci fra le quali, la  più fulgida, lo sguardo perfido della sua protagonista.

Così-così.